L’aglio fa abbassare la pressione? Ecco la verità

L’importanza dell’aglio nella maggior parte delle ricette conosciute in tutto il mondo è comprensibilmente applicabile in tanti ambiti differenti, ma è anche un elemento di assoluta importanza nell’ambito officinale: gli antichi egizi, ma anche sumeri, assiri, romani e greci, lo hanno a lungo considerato, un elemento dalle proprietà antisettiche ed antibiotiche oltre che utile in cucina.

In larga parte queste proprietà sono state confermate anche dalla scienza moderna, e non solo: è un elemento in cucina oramai considerato molto più che “buono” ed utile ma che fa anche bene. Tra i vari rumors legati all’aglio spicca in particolare un importante effetto sulla pressione alta, in quanto molti studi hanno portato alla considerazione che basta un consumo di aglio a carattere quotidiano per ridurre l’ipetensione. Ma è vero?

Antibiotico naturale

L’aglio è un elemento conosciuto fin dall’antichità, la sezione che viene consumata non cresce in cima o ai lati della pianta ma essendo di tipo bulboso tende a svilupparsi sottoterra: è un elemento molto interessante perchè contiene delle proprietà uniche come l’allicina, che viene considerato il principale elemento che contraddistingue le piante della famiglia Allium.

L’allicina viene considerato anche in maniera abbastanza certificata al pari di un elmento mulifunzionale che può avere proprietà antibiotiche, antisettiche e antivirale, per questo viene considerata una alleata del sistema circolatorio, quindi in maniera indiretta in grado di contrastare diverse problematiche del cuore come l’ipertensione. Ma è qualcosa di vero?

Aglio: effetti sulla pressione, si o no?

Non esistono evidenze scientifiche al 100 %, gli studi non evidenziano una reale forma di impatto sulla pressione alta, anche perchè questa può essere causata da vari elementi, però spesso identificata come il risultato di uno stile di vita poco attento, ad esempio anche nell’ambito alimentare. Però risulta comunque utile da integrare per chi soffre di ipertensione perchè:

  • Può ridurre dell’angiotensina, un elemento che incentiva la pressione
  • Allo stesso modo può aumentare la produzione di altri elementi che ne contrastano la presenza come l’ossido nitrico

Maggiormente certificate le proprietà relative al controllo della glicemia e del colesterolo alto, che non rende comunque l’aglio al pari di un medicinale specifico ma che introdotto nella dieta può comunque contribuire parecchio. Non è quindi da confermare il “mito” dello spicchio di aglio che risolve quasi tutti i problemi legati all’apparato cardiaco, ma è comunque qualcosa che ha un fondo di verità.

Tuttavia chi fa ricorso ad alcuni medicinali, come ad esempio il comune paracetamolo, integratori o alimenti ricchi di vitamina E oltre a diversi farmaci antinfiammatori di tipo non steroidei, dovrebbe fare attenzione e leggere correttamente i rischi evidenziati dal foglio illustrativo di questi prodotti che possono essere influenzati negativamente proprio da un consumo costante di aglio.

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