Come innaffiare i gerani: i 3 consigli della nonna dal pollice verde

I gerani sono una famiglia di piante molto popolari tra gli esperti di giardinaggio e non, sia per la loro bellezza sia per la loro facilità di cura. Noti per i loro fiori, dotati di una vasta gamma di colori vivaci, sono anche molto adattabili e capaci di crescere in condizioni molto differenti. Esistono diverse specie di gerani ma i più comuni sono i zonali, gli edera e i profumati.

Molto spesso si fa confusione tra i termini “geranio” e “pelargonio”; facciamo un po’ di chiarezza. Il primo, fa riferimento al vero geranio, o Geranium, una pianta caratterizzata da fiori piccoli e delicati; il secondo invece, il Pelargonium, fa riferimento alle piante più comunemente coltivate in giardini e balconi ed è facile trovarlo in molte serre e negozi specializzati in giardinaggio.

Le tipologie di gerani

Il Pelargonium hortorum, o più comunemente Geranio zonale, è la varietà più diffusa e conosciuta. Sono piante perenni, hanno foglie verdi, tondeggianti e fiori molto grandi che variano dal colore lilla, al rosso, all’arancione fino al bianco. Sono facili da coltivare e preferiscono una esposizione al sole e vanno annaffiati regolarmente senza esagerare, onde evitare dei ristagni che potrebbero danneggiarli.

Il secondo esemplare che andiamo a vedere è il geranio edera, scientificamente chiamato Pelargonium peltatum. Si tratta di una varietà che, com’è facile intuire dal nome, cresce come rampicante. Ha foglie simili a quelle dell’edera e ha fiori più piccoli rispetto ai zonali; non per questo però sonon meno attraenti. La pianta presenta diverse colorazioni e i fiori presentano tonalità delicate come rosa o bianco.

Le condizioni necessarie per coltivare queste piante

Il Pelargonium graveolens o Geranio profumato è una varietà capace di emettere piacevoli fragranze aromatiche dalle loro foglie. Questi profumi floreali possono variare da quello di rosa a quello di menta, pino o limone. I fiori sono piccoli ma molto colorati. Vediamo adesso cosa tenere in considerazione quando decidiamo di coltivare e curare queste meraviglie della natura:

  • Luce
  • Terreno
  • Concimazione
  • Annaffiatura

Si tratta di piante che, come abbiamo già accennato, preferiscono luce diretta del sole, almeno tra le 4 e le 6 ore al giorno. Un’esposizione solare ottimale, infatti, favorisce la fioritura e la crescita che altrimenti potrebbero lasciare a desiderare. Anche il terreno poi ha la sua importanza. Un terreno ben drenato, con un mix di terra da giardino e sabbia, o in alternativa un substrato per piante fiorite, è l’ideale per evitare ristagni di acqua.

L’innaffiatura è necessaria e deve essere fatta regolarmente. Innaffiate quando il terreno si asciuga in modo da non creare un ambiente troppo umido che rischierebbe di danneggiare le radici. Il trucco è controllare con le dita il tasso di umidità del terreno. In ultimo, potete utilizzare del buon concime, soprattutto tra primavera e estate, per favorire la crescita. Usate un concime liquido e applicatelo ogni 2-4 settimane.

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