Se hai uno di questi vecchi dollari diventi ricco: ecco quali cercare

Tra le monete più antiche al mondo, un ruolo di prestigio spetta senza dubbio al dollaro, la moneta americana per eccellenza, che tiene banco nelle borse e bilancia con una certa rilevanza tutto quello che ha a che vedere con il mondo finanziario. Questo ruolo predominante è il risultato di una serie di azioni favorevoli ai mercati condotti dall’economia americana.

Ma quando nasce il dollaro? E quali i dollari più antichi e prestigiosi che oggi possiamo conoscere? Scopriamolo insieme, attraverso questo articolo, che ci permette di analizzare anche alcuni dettagli sull’evoluzione di questa valuta che finalmente non avrà alcun lato misterioso e potremo capire perché è considerata una sorte di metro di misura.

Quando nasce il dollaro?

Non è chiaro quando effettivamente si può considerare l’inizio della circolazione del dollaro in America. Sappiamo che si tratta di una moneta d’argento, la prima che porta il termine thaler, da cui deriva l’etimologia di dollaro, ma che è stata coniata in Boemia, ovvero in Europa, nella zona che oggi corrisponde alla Repubblica Ceca. Stiamo parlando del XVI secolo.

Nello specifico, il dollaro statunitense, che è quello che conosciamo oggi e al quale diamo ampio spazio, è introdotto come valuta ufficiale negli Stati Uniti a partire dal 1792, con il Coinage Act, una serie leggi che furono presentate e approvate per stabilire un sistema monetario uniforme nel Nuovo Mondo, ormai Stati Uniti d’America, definendo le norme per la produzione di monete e il valore delle diverse denominazioni.

Quanto può valere un vecchio dollaro?

Quando parliamo di vecchio dollaro, non necessariamente facciamo riferimento ai dollari in carta, ma anche alle monete; e non sempre ci si riferisce ai dollari del passato lontano, insomma alle prime produzioni. Ma sicuramente un ruolo importante in tal senso è rivestito da due varietà particolari che cercheremo di presentarvi nel dettaglio:

  • il dollaro d’argento: come il Dollaro Morgan, coniato tra il 1878 e il 1904, e poi ripreso di nuovo nel 1921; che ha un design definito dallo stile Liberty sul dritto e la raffigurazione di un’aquila sul rovescio.
  • il dollaro di carta: è il Dollaro d’Argento, introdotto nel 1878, che garantiva al possessore di scambiare questo certificato come con il valore di un dollaro d’argento, quindi una moneta; questa particolare condizione è sancita dalla presenza della dicitura Silver Certificate sul rovescio, che indicava appunto una garanzia di scambio.

Il dollaro inteso in queste due varianti ci permette di capire che, fin dall’inizio, gli Americani hanno amato dare un peso alla loro moneta, rendendola via via, con il passare del tempo, sempre più forte e determinante sul piano degli investimenti e sui mercati. Non ci sono limiti che conosciamo oltre cui il dollaro non sia spinto, anche nei momenti di peggiore inflazioni e crisi finanziaria che ha conosciuto.

Diventare ricco con uno di questi esemplari si può certamente; basta rivolgersi a un esperto di numismatica che saprà valutarti correttamente e tenendo conto di tutti i dettagli presenti la banconota o la moneta del dollaro che possiedi. Starà poi a te decidere cosa farci: se venderla e guadagnarci oppure mantenerla come rarità della tua collezione di monete (e banconote) antiche.

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