Quanto valgono 100 grammi di argento? Ecco la risposta

L’argento, uno dei metalli preziosi più duttili e utilizzati nella storia dell’uomo, è sicuramente anche uno dei più facili da ritrovarsi in casa. Per molti secoli ha avuto un ruolo di spicco in diversi ambiti, utilizzato per la creazione di monete, gioelli, oggetti d’uso comune come coppe, calici, posate, cornici e moltro altro.

Al giorno d’oggi trova uso anche in settori più avanzati come in quello dell’elettronica, della chimica e in medicina, nell’industria. Si tratta di un materiale dalle diverse proprietà e per questo molto apprezzato (come conduttore, ad esempio, è eccellente, persino migliore del rame, gli ioni presenti al suo interno, invece, possono avere effetti germicidi e battericidi) e sfruttabile.

Storia e caratteristiche di questo metallo nobile

I primi usi dell’argento risalgono addirittura a millenni fa, da parte di civiltà come gli Egizi, i Greci o i Romani. Essi cominciarono ad utilizzarlo per la coniazione di monete, la creazione di magnifici gioielli o oggetti di culto. Il valore di questo metallo crebbe molto nel medioevo dove divenne il materiale principale per produrre valuta corrente; la scoperta di nuovi ricchissimi giacimenti nelle americhe lo rese uno dei metalli di commercio più comuni.

Oggi, l’argento, è in primis un bene commerciale il cui titolo viene valutato in borsa (si parla del minerale in quanto puro) e cresce o decresce di valore in base alle fluttuazioni giornaliere di mercato e a eventi ed effetti vari. Al momento, come accennato precedentemente ha un grande valore nei settori dell’industria elettornica, chimico, della gioielleria e artigianato e in quello medico.

Il valore attuale dell’argento

Il prezzo dell’argento viene influenzato molto da diversi valori, come ad esempio la domanda industriale, cioè quanto bene acquista l’industria, e dall’offerta mineraria, nonchè dalle condizioni economiche globali. Tale valore viene quindi influenzato da eventi geopolitici o catastrofi naturali e dunque può essere il caso di prestarvi attenzione. L’argento può, infatti, rivelarsi un ottima forma d’investimento se si tengono a mente alcuni aspetti:

  • la sua volatilità alta (causata da domanda e offerta pressanti dall’industria)
  • spread (differenza tra prezzo di vendita e acquisto) e imposte che possono ridurre i margini di profitto
  • forma dell’investimento (l’argento puro, in lingotti, è preferibile a quello “vecchio”)

Il valore attuale di questo metallo nobile si aggira intorno a circa 0,94 euro per grammo e dunque, qualora vi trovaste in casa 100 gr di argento potreste ricevere l’equivalente di 94,00 euro, ma attenzione: bisogna considerare alcune variabili. Il prezzo, ovviamente, non sarà mai preciso e uguale all’ammontare sperato poichè bisogna mettere in mezzo diversi costi.

L’argento vecchio, infatti, che è quello più facile da ritrovarsi in casa, deve essere sottoposto a lavorazione poichè non sarà mai puro; il migliore in commercio, utilizzato per la produzione di prodotti di vario tipo (gioielli, accessori, etc.) recherà la dicitura 925 e viene definito argento Sterling. Questo indica una lega con 925 pari di argento e 75 parti di un altro metallo. L’argento che ha valore commerciale è soltanto quello puro e dunque si devono considerare le operazione di fusione e separazione dei metalli.

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