Come utilizzare in giardino la cenere del camino: ecco il trucco

Il giardino ha bisogno sempre, in maniera costante di una serie di “manutenzioni”, nell’ottica di sviluppare un prato rigoglioso ma anche di apportare lo stesso effetto alle piante che “popolano” proprio il nostro verde. In questo senso, spesso viene consigliato di fare ricorso esclusivamente o in gran parte a metodi naturali, magari anche riciclati da alimenti oppure da residui di altri elementi come la cenere.

Utilizzare la cenere nel giardino corrisponde ad un rimedio molto efficace soprattutto come fertilizzante ma può essere anche impiegata come deterrente per alcuni parassiti ed animali intenti naturalmente a procacciarsi il cibo oppure nutrirsi direttamente nel nostro angolo di verde. La cenere è un rimedio impiegato anche su scala piuttosto vasta, e per questo va compresa la sua importanza. Ma come utilizzarla al meglio?

Metodi di riutilizzo della cenere da camino

La cenere in particolare del camino risulta essere da sempre un elemento considerato sia come uno “scarto” dovuto all’azione della combustione del legno ma anche qualcosa che può essere reintrodotto. A lungo la cenere però ha trovato applicazione come concime per le piante, anche quelle produttive come gli alberi da frutta oppure i cereali, prima dell’avvento dei concimi specifici.

E’ effettivamente un compendio di nutrienti ricco, in particolare di sali minerali, tra il potassio, calcio e magnesio che sono generalmente i residui del legno più difficili da eliminare con la combustione. Per questo motivo questi possono essere impiegati semplicemente come concime miscelandoli al compost del nostro giardino ricordando però alcune cose.

Cenere in giardino: ecco le cose da ricordare

La cenere tende a ridurre il Ph del terreno quindi modificandone l’acidità, e questo può essere un fattore utile se il terreno è molto acido, però non è un valore assoluto: alcune piante hanno effettivamente bisogno di un Ph acido. Inoltre non tutti i tipi di legname sono adatti allo sviluppo di cenere “utile”, ad esempio bisogna evitare quella lavorata, laccata o verniciata.

  • Meglio fare ricorso a cenere opportunamente seccata e senza tracce di umidità, lasciandola in un ambiente ventilato per alcune ore
  • Per le piante utilizzate come ortaggi, è una buona idea miscelare una moderata quantità di compost con la cenere, così da equilibrare il prodotto finale

Generalmente conviene fare ricorso a legna di alberi non troppo “antichi”, spesso i migliori sono olivo, frassino oppure quercia che non restano a lungo nel compost. Per quanto riguarda i quantiativi, dipende molto dal tipo di piante e terreno ma senza voler eccedere possiamo scegliere di distribuire in modo equo un bicchiere di cenere ogni 9-10 metri quadrati di terreno.

Diversamente parlando la cenere può essere anche impiegata in modo diverso lungo il perimetro di un terreno, se ad esempio la nostra intenzione è quella di tenere lontani animali come le lumache, che tendono a stare ben lontani da sostanze molto secche e polverose come la cenere, in particolare se abbiamo in atto una coltivazione di lattuga.

Lascia un commento