Tutti gli amanti del cinema si ricordano certamente il bellissimo film con Keanu Reeves e Antthony Quinn, girato nel lontano 1995, ma sempre bello da vedere come attuale: Il profumo del mosto selvatico. Vi ricorderete tutti dell’incredibile e immenso vigneto posseduto dalla famiglia di Victoria Aragon che era per loro fonte di vita e di sostentamento, tramandato da generazioni; quello stesso vigneto andato in fiamme e ridotto in polvere dopo un’intera notte trascorsa a tentare di spegnere il fuoco, e del quale non restava che un piccolo ramoscello da qui iniziare.
Questa splendida ultima scena ci è utile per parlarvi del vigneto, così radicato nelle radici e così forte tale da non farsi sconfiggere nemmeno dal peggiore degli incendi. Ed ecco che sorge il problema: e se si deve estirpare un intero vigneto? Be’, adesso sono davvero problemi, perchĂ© la resistenza e la robustezza di questi arbusto sono incredibilmente impossibili da eliminare e vi spieghiamo anche perchĂ©.
Tutte le caratteristiche di un vigneto
Intanto, è bene sapere che quando si parla di vigneto, stiamo parlando molto piĂą che di una semplice distesa, a volte lunga anche chilometri, di viti. Gli intenditori sanno perfettamente che si tratta di un vero e proprio ecosistema, complesso sì, ma anche influenzato da numerosissimi fattori. Per non dimenticare, ricordiamo anche che la base da cui poi nasce l’uva e, quindi, si produce il vino.
Inoltre, è una pianta rampicante: in pratica si estende con una rapiditĂ impressionante, lateralmente, attorcigliandosi attorno a tutto ciò che può acchiappare con i suoi rami vigorosi e resistenti. Questo aspetto è quello che rende da un lato letteralmente affascinante la crescita della vite e di conseguenza anche del suo frutto, l’uva, che pende con una semplice e un’armonia immensa una volta che ha completato la sua fioritura; dall’altro però è il motivo per cui riuscire ad estirpare una vite non è poi così semplice.
Come estirparla?
Pensate un po’: avete una pianta di vite e dovete liberarvene, per riuscirci serviranno giorni e giorni, nella speranza di riuscire ad eliminare la presa dei suoi rami lungo tutti i tralicci e le travi; chissĂ allora quanto davvero servirĂ se dovesse essere vostro interesse eliminare un intero vigneto! Insomma, un’impresa da titani, ma vediamo come procedere:
- pianificare: bisogna valutare la grandezza e lo stato del vigneto, per capire le attrezzature necessarie e il tempo che occorrerĂ
- preparare il terreno alla rimozione dei pali e dei fili e procedere poi con lo sradicamento delle viti dal terreno
- eliminare i residui
- analizzare il terreno soprattutto se si è al corrente di possibili parassiti che infestano il vigneto
- attivarsi per installare anche le nuove coltivazioni con prudenza
In questi casi, è bene ricordarsi che estirpare un intero vigneto è vincolato da una serie di regole per il trattamento dei terreni, perché serve avviare una serie di procedure al fine di ottenere la dismissione delle autorizzazioni e cercare anche possibili aiuti finalizzati al rivalutazione dello stesso terreno, motivandone il cambiamento perché legato, ad esempio, alla presenza di malattie parassitarie.
Estirpare un vigneto è un’operazione che richiede un piano preciso di interventi, legati anche all’uso di di attrezzature adeguate. Ma ne vale la pena? Per certi versi sì, perchĂ© il lavoro in un vigneto richiede un’importante presenza di manodopera, istruita e preparata, con intenditori di uva e di vino; ma allo stesso tempo, per motivi di varia natura (rivalorizzazione del terreno, cambio di varietĂ o ancora per la presenza di malattie parassitarie) può sembrare l’unica soluzione utile e immediata, sebbene il lavoro dietro a un’estirpazione di questo tipo è davvero lunga e difficoltosa.