Il problema principale quando si parla di coltivazione di alberi è tentare di avviare un’attività che si proficua e abbia come obiettivo principale la cura e il trattamento ottimale delle piante che decidiamo di collocare nel nostro giardino. Ma come prendersi cura esattamente e con metodo di un oleandro, senza che questo diventi una difficoltà?
In questo articolo cercheremo di capire come affrontare al meglio la coltivazione di questa pianta, analizzando nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sull’oleandro, in base alle sue peculiarità. Infatti, l’oleandro non appare una pianta difficile da curare, ma bisogna tenere in conto alcuni aspetti che spesso si trascurano e questo ovviamente non va bene.
L’oleandro: tutto quello che non sai
Si tratta di una pianta, la cui particolarità consiste nel fatto che tendenzialmente si espande in modo piuttosto autonomo senza grande impegno da parte nostra, se non il fatto di potare qua e là al fine di darle la forma che più ci aggrada. Ma presenta allo stesso tempo alcuni elementi che si contraddistinguono come elementi importantissimi, ovvero la tossicità, tanto che è necessario badare bene quando si lavora sull’oleandro se le sue parti vengono malauguratamente ingerite, poiché possono davvero rivelarsi potenzialmente pericolose.
E importante è anche l’effetto che comunque questa pianta ha a livello paesaggistico, perché è una pianta che presenta una linea robusta e ben definita, creando spesso grazie alla sua naturale predisposizione ad estendersi in modo piuttosto veloce e autonomo delle barriere come se fossero delle siepi, a dividere per esempio una proprietà dall’altra. Tuttavia, questo aspetto può apparire anche invasivo, per via della competizione con altre piante locali, diventando quindi causa dell’alterazione degli ecosistemi locali.
Ecco come potare gli oleandri
La parte più difficile pertanto quando si parla di oleandri è il momento destinato alla potatura, perché è fondamentale farlo con cura avendo una ripercussione importante dal punto di vista della produttività della pianta stessa. Ecco quali sono tutti i passaggi da seguire e i metodi da usare perché tu possa potare un oleandro in maniera efficace e senza rischiare nulla:
- bisogna potare in primavera, dopo l’ultima gelata e prima della nuova crescita.
- usa forbici da potatura e guanti per proteggerti
- prima di agire procedi con un controllo specifico
- poi procedi a tagliare i rami morti o malati
- sfoltisci il centro
- accorcia i rami lunghi
- dai la forma che preferisci alla pianta
Diciamo che dopo questo intervento di potatura, la pianta di oleandro avrà senza dubbio un aspetto migliore e più vicino a quello che cerchi; potrà essere necessario solo sottoporla a irrigazione più frequente, per aiutare a ridurre lo stress dell’intervento, e probabilmente potrà essere fondamentale anche concimare, per stimolare la nuova fioritura.
Ma ricorda: lo abbiamo detto, eppure ci sembra importante fartelo presente nuovamente che purtroppo la pianta di oleandro è altamente tossica, in ogni sua parte, anche i fiori, ed è necessario quando si interviene, specie per la potatura, stare attenti a non sfregarsi le mani con cui hai agito sugli occhi, sul naso o sulla bocca, perché è tutto davvero tossico per l’organismo.