Ormai pensare al collezionismo ci porta a considerare possibile la sistematica collezione di oggetti vintage o di altre epoca che dir si voglia, attingendo a tutta una serie di oggetti, anche i più inaspettati, ma che in realtà hanno davvero valori importanti e di alta qualità. E’ il caso delle chiavi antiche, che fanno pensare davvero a qualcosa di particolarmente ricco di valore.
Le chiavi d’epoca hanno un fascino intramontabile, perché sono considerati pezzi di alto valore per via della storia che racchiudono, ma anche per via degli elementi estetici e simbolici che incarnano. Vediamo di entrare direttamente nell’ambito della collezione delle chiavi preziose del passato e cerchiamo di capire com’è possibile che stiano conoscendo un momento di alta considerazione nel mondo del collezionismo.
Ecco perché piacciono così tanto le chiavi d’epoca
Quello che proprio piace tanto delle chiavi d’epoca è sicuramente legato al loro lato estetico. Spesso lavorate in ferro, bronzo oppure in ottone, queste chiavi non erano solo strumenti per aprire e chiudere porte: avevano lo scopo infatti di servire per le serrature di mobili e casseforti. A renderle così speciali inoltre è l’epoca da cui arrivano, essendo per lo più chiavi risalenti al Medioevo, che riflettono inevitabilmente la tecnologia del periodo.
Poterle possedere è sicuramente un lusso, ed essendo spesso anche oggetti unici nel loro genere, il loro valore collezionistico è altissimo. Quando poi sono molto lavorate e ricche di dettagli, spesso riconducibili al fatto di essere appartenute a famiglie molto ricche o comunque nobiliari, questo ne fa crescere ancora di molto il valore, potendo considerare davvero tanti dettagli.
Cosa si considera per valutare una chiave d’epoca?
I motivi che inducono i collezionisti più incalliti, e alla ricerca di cose e oggetti davvero stravaganti come nel nostro caso le chiavi, sono tanti e piuttosto vari. Difatti, c’è proprio la tendenza a considerare che le chiavi diventino mezzo di racconti lontani, che attingono alla storia comune, per poi focalizzarsi sulla storia locale o limitata addirittura a poche famiglie dell’epoca a cui si riferiscono. Questi quindi sono i motivi principali:
- valore storico: c’è una ragione legata alla storia del contesto sociale e storico a cui si riferiscono
- design unico: non c’erano strumentazioni che potessero duplicare o triplicare le chiavi, per cui ogni chiave è unica e sola
- simbolismo: rappresentano l’idea di poter chiudere e aprire tesori e segreti, conferendo un forte simbolismo che va oltre il loro uso pratico
A questi tre motivi, che sono quelli principali e forse anche i più determinanti in merito alla questione del collezionismo delle chiavi d’epoca come collezione di pregio, si deve inevitabilmente connettere anche la rarità di queste stesse chiavi, e anche il fatto di poterle conservare ed esporre senza bisogno di grandi spazi.
Ovviamente non possono essere considerare chiavi da collezione quelle di oggi, che sono così facili da reperire, considerandoli oggetti utilitari. La loro funzione è quella di considerarle appunto rarità e veri e propri testimoni del passato che uniscono la storia all’arte e, perché no, anche al mistero. Non solo collezionismo, ma anche antiquariato, le chiavi d’epoca le troviamo davvero dappertutto.