Se sei alla ricerca di una casa da acquistare, sappi che sicuramente ci saranno tempi migliori, ma il 2025 a quanto pare potrebbe essere l’anno in cui finalmente chi paga un mutuo da anni ritornerà a respirare, dopo la risalita dei tassi di interessi a livelli mai visti almeno negli ultimi decenni. Si è trattato di una conseguenza, legata all’inflazione che sta colpendo l’economia italiana.
Ma per capire effettivamente cosa ci aspetta è ovvio che dobbiamo concentrare la nostra attenzione su quanto è successo finora e fare le dovute differenze intanto tra i tassi di interesse a regime variabile e a regime fisso. Partendo da queste dovute premesse, avremo modo di capire nel dettaglio come interpretare quello che si prevede per il 2025.
Mutui e tassi: ecco cosa devi sapere
Quando decidi di accendere un mutuo, nessuno ti spiega nel dettaglio che sarai obbligato a scegliere il tasso di interesse che desideri attuare. Ma non tanto il valore di questo tasso, che è lo Stato, l’economia e tutto un’altra serie di fattori a stabilire, quanto bisogna valutare se buttarsi su un regime fisso oppure variabile. Qual è la differenza?
Innanzitutto abbiamo a che fare con un argomento su cui molti discutono ampiamente, perché un tasso fisso ti dà la sicurezza di pagare sempre la stessa somma, ma ti adegui a quello che ti viene dettato sul momento, e se il tasso è alto non c’è più modo di cambiarlo. Al contrario, se opti per il tasso variabile, purtroppo le cose non vanno sempre bene e si rischia di far aumentare l’importo da pagare a livelli incredibili, com’è accaduto negli ultimi tempi a innumerevoli contribuenti. Tuttavia, anche con il tasso variabile si hanno delle garanzie: si può inserire un tetto massimo, oltre il quale il rincaro non è più possibile e si garantisce in un certo senso maggiore stabilità.
Cosa succede nel 2025?
Per il 2025 ci sono novità in arrivo. Non si tratta sempre di notizie positive, perché purtroppo il mercato e l’economia ancora non riescono a trovare la quadra del problema e la questione resta piuttosto traballante e incerta. Diciamo che la novità arriva sul fronte del governo che vuole tentare di agevolare l’acquisto della prima casa a quanti più italiani è possibile:
- non si calcoleranno più le detrazione del 19%
- fondi di garanzia per i giovani
- politiche di sostenibilità
Sicuramente ci sono da chiarire ancora alcuni aspetti che troveremo maggiormente dettagliati nella Manovra del 2025, dove anche i mutui e i tassi riusciremo a vederli spiegati nel dettaglio per capire effettivamente cosa si prevede. Sicuramente l’obiettivo è quello di incentivare l’acquisto almeno della prima casa per i giovani, ma allo stesso tempo agevolare anche il mercato immobiliare.
Se non siete comunque sicuri su quello che volete fare, potete comunque tenervi informati attraverso le fonti più accreditate al riguardo, cercando informazioni relativamente al costo del tasso di interesse, fisso o variabile che sia, in questo momento storico, e poi potreste farvi fare una simulazione più o meno certa sull’importo che sareste in grado di spendere per l’acquisto della vostra casa.